Località: AMP Sinis Mal di Ventre – Peschiera PONTIS
Periodo e orario preferenziale: da Giugno a Settembre dalle 9.00
Visita: a pagamento e su prenotazione
Giorno e ora: ogni sabato
Luogo di appuntamento: Sede Area Marina Protetta c/o Museo Civico di Cabras
Costi (individuali):
Durata approssimativa: 3 ore
Difficoltà: nessuna
Consigli utili: indossare scarpe basse e comode e indumenti leggeri. Utile, talvolta necessario, avere stick o lozione antinsetti per allontanare eventuali moscerini e/o zanzare
Noleggio attrezzature: binocoli (previa richiesta alla prenotazione) – costo euro 2,00
Breve cenno sull’itinerario
Il percorso ha inizio nei pressi della sede dell’Area Marina Protetta: infatti al lato della struttura si trova Scaiu, il punto di approdo dei pescatori che esercitano la pesca nel grande stagno di Cabras. Da qui ha inizio un itinerario lungo stagno che consente, spostandosi in direzione sud, di raggiungere i canali di comunicazione dello stagno con il mare ed ancora di arrivare alla torre di Su Pottu, segno dell’importanza che anche gli spagnoli attribuirono alle peschiere “de Cabra de Golf de Aristagno”. E la conferma di questa importanza la si ha con la visita della non lontana Peschiera PONTIS, vero e proprio villaggio con i suoi edifici un tempo adibiti alle differenti funzioni produttive, da Su Poatziu, imponente torre spagnola a pianta quadrata di utilizzo padronale alle umili barraccheddas de castiu, giaciglio notturno dei lavoratori più umili, i tzaraccus. Il percorso continua con la visita dei lavorieri costruiti interamente come molti secoli fa in materiali naturali, legni e canne, per concludersi snodandosi lungo i canali con un anello che si chiude a qualche centinaia di metri dal punto di partenza
Flora
Questo itinerario si snoda in un ambiente salmastro caratterizzato soprattutto dalla presenza di piante alofile, letteralmente amiche del sale, come la Salicornia e l’Obione, quest’ultima vera protagonista della gastronomia locale per il suo ruolo di contenitore naturale de sa mreca, muggine lessato in acqua abbondantemente salata e conservato in un involucro di erbe palustri (ziba è appunto il nome in cabrarese dell’obione). Nei dintorni i campi delle colture di cereali sono divisi per tipologia proprio dai canali dello stagno, da un lato i cereali da coltura a secco, quali frumento o orzo che in estate vedono concluso il loro ciclo, e dall’altro invece il riso che inizia la sua avventura nelle risaie allagate e piene di vita animale
Fauna
Tra i canali e le circostanti risaie è tutto un brulicare di vita, con gli uccelli che rappresentano la parte più colorata e facile da osservare. Le rive dei canali ospitano, ad intervalli quasi regolari, Garzette e Aironi, rossi o cenerini, pronti a catturare Rane saltellanti o Gambusie a pelo d’acqua mentre non di rado qualche Muggine guizza improvviso nello stagno. In risaia si vedono nell’acqua Aironi guardabuoi o Fenicotteri mentre Rondini, Sterne zampenere, talvolta anche Pernici di mare, catturano al volo zanzare e moscerini. Nello stagno e a peschiera Pontis poi, sui paletti, pazienti Gabbiani o impavidi Cormorani attendono l’opportunità di cibarsi anche loro di qualcuno delle migliaia di muggini, meglio se “ospiti” dei lavorieri.
Informazioni e prenotazioni:
Coop. Alea
Via Canepa, 3 – Oristano
Tel/Fax: 0783 299033
E-mail: info@aleambiente.it
Sito web: www.aleambiente.it